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Tassonomia ambientale europea, con l’obiettivo di verificare la copertura dei rischi nei confronti delle dinamiche globali
e settoriali. Nell'individuazione dei rischi e delle opportunità, è stata presa in considerazione anche la presenza di
dipendenze da risorse naturali umane o sociali.
La valutazione degli IRO è avvenuta secondo diverse modalità (sia qualitative che quantitative), che hanno coinvolto, a
seconda dell’esigenza, diversi gruppi di stakeholder.
La long-list degli impatti individuata nelle fasi di indagini preliminari, è stata prima di tutto validata e analizzata
qualitativamente dal Responsabile Internal Audit, sfruttando la consolidata conoscenza del Gruppo e delle tematiche
oggetto di valutazione. La suddetta analisi ha permesso di ottenere una base valutativa, per ogni impatto, di partenza e
funzionale, propedeutica alle successive valutazioni quantitative che hanno coinvolto anche alcuni cluster di stakeholder
del Gruppo, tra cui il Top Management, una selezione estensiva di Manager, Data Owner, dipendenti ed un panel di clienti
e fornitori più significativi, per presidiare efficacemente anche la prospettiva esterna al Gruppo. Per ognuno di questi
cluster sono state definite modalità, strumenti e metodi specifici di valutazione dipesi dalla modalità di selezione e
campionamento degli impatti sottoposti a votazione e delle categorie di stakeholder coinvolti, a garanzia di una visione
quanto più completa e rappresentativa. Nelle casistiche di valutazioni più granulari e di dettaglio possibili, sono stati tenuti
in considerazione tutti i parametri della Significatività (Scopo, Ambito, Carattere di Irrimediabilità), nonché la Probabilità.
Per quanto concerne la materialità finanziaria, anche la long-list dei rischi e delle opportunità individuati nella fase di
indagine preliminare è stata oggetto di un’analisi qualitativa, condotta sfruttando anche la consolidata esperienza maturata
nei precedenti esercizi di aggiornamento dell’ERM aziendale. I rischi e le opportunità identificati, relativi alle tematiche
ambientali, sociali e di governance, opportunamente attribuiti per competenza ai Risk Data Owner coinvolti, sono stati
valutati quantitativamente secondo le scale ERM del Gruppo, in particolare ricorrendo ai parametri di Magnitudo (effetto
finanziario) e Probabilità, rispetto alla componente di rischio inerente (valutata sul breve termine – 12 mesi) e rispetto
alla componente di rischio residuo, valutata su tutte le prospettive temporali (breve, medio, lungo).
La valutazione ha permesso di individuare gli IRO più rilevanti per il Gruppo. Per definire le informazioni da divulgare,
Geox ha adottato un processo strutturato basato sull’identificazione e la valutazione delle questioni pertinenti agli IRO
materiali. Questo processo ha previsto l’applicazione di soglie di rilevanza, determinate attraverso criteri quantitativi e
qualitativi, al fine di selezionare le informazioni da comunicare. In particolare, è stata adottata una soglia conservativa pari
alla metà della scala utilizzata nella fase di valutazione (scala da 1 a 5). Le soglie sono state definite per garantire che i
dati divulgati siano significativi per gli stakeholder e rappresentino in modo accurato l’impatto dell’azienda sul contesto
economico, ambientale e sociale. Le informazioni relative a topic, sub-topic o sub-sub-topic al di sotto della soglia stabilita
non sono state incluse.
L’intero processo di analisi di Doppia Materialità è stato seguito e coordinato dal Responsabile Internal Audit e ha
coinvolto alcune tra le più alte funzioni del Gruppo nel processo di valutazione. Il processo e i risultati preliminari sono
stati condivisi con il C.d.A. tramite un passaggio informativo il 14 novembre 2024.
IRO-1: Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
legati agli standard ESRS E1, E2, E3, E4, E5 e G1.
Nel corso dell'analisi di Doppia Materialità, Geox ha esaminato il proprio modello di business, le operazioni e la catena
del valore, avvalendosi del supporto di consulenze esterne ed esperti ambientali. Questa analisi ha portato
all’identificazione di impatti negativi derivanti dal consumo di energia e dalla generazione di emissioni dirette e indirette
di gas serra (GHG), che incidono su tutta la catena del valore, comprese le operazioni proprie del Gruppo. Nel 2024,
Geox ha iniziato a quantificare le emissioni di gas climalteranti non solo prodotte dal Gruppo, ma anche quelle a monte
e a valle della propria catena del valore, per acquisire una maggiore consapevolezza dell'impatto generato dalle emissioni
di GHG. Per un'analisi più approfondita in relazione a quest’ultimo punto, si rimanda al paragrafo “E1-6: Emissioni lorde
di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES”. Per quanto riguarda l’individuazione dei rischi di transizione, per un
dettaglio si rimanda al paragrafo “ESRS 2 – SBM-3: Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia
e il modello aziendale”, sebbene Geox non abbia condotto un’analisi quantitativa tramite il ricorso a scenari climatici, ha
contemplato, qualitativamente, considerazioni riferite all’importanza della conformità alle normative ambientali in
continua evoluzione, inclusi i regolamenti UE sulla misurazione e riduzione delle emissioni di CO₂, il cui mancato
adeguamento potrebbe portare a sanzioni finanziarie e a restrizioni operative nei mercati di riferimento, oltre che alla
riduzione dell’accesso a eventuali strumenti finanziari ESG, come i green bond, o finanziamenti a condizioni agevolate,
insieme alla più generalizzata perdita di credibilità nei confronti degli investitori, degli enti di regolamentazione e
soprattutto dei consumatori. Geox riconosce infatti che la crescente attenzione dei clienti e degli investitori verso
aziende a basso impatto ambientale possa influenzare la percezione del marchio. La mancata definizione e/o il mancato
raggiungimento di target di riduzione delle emissioni potrebbe ridurre la fiducia dei consumatori e la competitività
dell’azienda rispetto ai concorrenti. Il rispetto delle normative sulle emissioni potrebbe, inoltre, richiedere investimenti
significativi in tecnologie di riduzione delle stesse, processi produttivi a basso impatto ambientale e compensazione delle
emissioni, pesando, qualora non pianificati, sulla performance aziendale altresì impattata nel caso in cui specifici prodotti
e/o materie prime dovessero risultare non più conformi ai nuovi standard ambientali, causando ulteriormente svalutazioni
o smaltimenti. Per quanto concerne le opportunità identificate su mitigazione e strategie di adattamento, Geox ha già